Occuparsi di se stessi: un'impresa!

Quante volte si dice di avere una vita troppo impegnata per fare questo o quello dedicato solo se stessi.
Togliere tempo ai famigliari, o al lavoro, o anche solo a un momento di quiete casalingo, pare un'impresa degna del miglior manager con dieci segretarie che gli organizzano la vita.
Altre volte la scusa è la condizione economica che non ci permette di fare ciò che vorremmo, aggiungendo un senso di frustrazione legato all'autorealizzazione.

In certi casi, davvero ci sono delle situazioni che vincolano. Mi riferisco proprio a parenti ammalati o attività professionali che "mangiano l'anima".
In altre situazioni, invece, si attuano dei piccoli autoinganni per mantenere uno status quo e non rompere un equilibrio che abbiamo trovato. Molto spesso anche il dolore fa parte di un certo equilibrio.
Spesso trovare del tempo per se stessi significa dare un valore a sè, riconoscere i propri bisogni. Questo risulta incompatibile con l'immagine che alcuni hanno di se stessi. Provate a pensare a una persona che mette la cura degli altri davanti a tutto. Oppure un professionista che crede fortemente nel suo lavoro e vede un giorno di assenza come la prova di uno scarso impegno di fronte agli altri e ancor più di fronte a se stesso.

Però, abbiamo più volte già visto quanto il nostro organismo, un sistema ricco e complesso che riesce ad adattarsi con estrema efficenza a climi estremi e situazioni disperate, abbia bisogno di un equilibrio dinamico tra veglia e sonno, stress e quiete, luce e buio, vuoto e pieno..
Tralasciare anche in parte l'importanza di questi ritmi o forzarli, cambiandoli frequentemente, richiede al sistema di riequilibrarsi diversamente, attingendo alle energie di riserva.

Ecco, quindi, che un mal di schiena trascurato "fintanto che era possibile", si trasforma presto o tardi in un danno cronico che richiederà investimenti maggiori di tempo, di denaro e di energie per essere gestito. Allo stesso tempo, anche a livello mentale, continuare a relegare se stessi e i propri bisogni nel gradino più basso delle priorità, avvilisce e deturpa la nostra creatività e automotivazione, impedendoci di vivere pienamente la nostra vita e di essere realmente di sostegno alle persone che contano su di noi.

In ogni caso mi sento di lasciare alcuni consigli pratici:
  • se veramente avete poco tempo, informatevi su ciò che potete fare individualmente: in quel caso deciderete insieme al professionista orari e luogo, che meglio potranno andare bene per voi
  • viviamo nell'era moderna e se siete arrivati qui sicuramente usate internet: il grande mare del web offre moltissime opportunità per trovare la tecnica a voi più affine e scoprire come hanno fatto, altre persone impegnate come voi, a trovare il tempo..per dedicarsi del tempo
  • se invece il problema è economico, ancora una volta sul web troverete molto materiale gratuito: siamo d'accordo, va analizzato con attenzione, ma per cominciare a mettersi in movimento anche le cose più semplici funzionano.